PAP-TEST: che cos’è e a cosa serve?

Il Pap-test, un esame semplice e molto importante. Cindy Argento, ginecologa del centro GeneraLife di Roma, ci spiega in cosa consiste.

“Il Pap-test è uno strumento di screening per il tumore della cervice uterina, che è uno dei tumori più frequenti nella popolazione femminile. E’ un esame che prevede il prelievo di uno striscio di cellule sia della cervice uterina interna che esterna, mediante una spatolina e un pennello che va a selezionare cellule sia dall’esocervice che dall’endocervice. Queste cellule vengono poi apposte o su un vetrino o messe in una soluzione liquida, per poi valutare a livello istologico la presenza o meno di cellule precancerose.
E’ un esame di screening molto efficace, proprio perché il tumore del collo dell’utero ci mette anni a diventare tale e passa attraverso varie fasi di lesioni pretumorali che possono efficacemente essere riscontrate mediante questa semplice procedura”.

A che età bisogna iniziare a fare il pap-Test e ogni quanto è consigliabile farlo?

“Lo screening tradizionale con il Pap-test viene effettuato ogni 3 anni dall’età di 25 anni a 64 anni, anche se in realtà sarebbe consigliato eseguirlo a qualsiasi età in cui avviene il primo rapporto sessuale. Lo screening funziona molto bene, viene organizzato su invito da parte delle ASL ed è completamente gratuito. Ovviamente le donne possono decidere di farlo in maniera più frequente rivolgendosi privatamente al proprio ginecologo. Ad oggi, in realtà, esiste anche un test che si chiama HPV test, che in molti casi ha sostituito il Pap-test, che però è consigliabile eseguire dai 30 anni in avanti ed identifica la presenza o meno del papilloma virus che poi è quello che è responsabile della trasformazione neoplastica delle cellule. HPV test, a differenza del Pap-test, come screening deve essere eseguito ogni 5 anni. Qualora HPV test risultasse positivo, quindi risultasse la presenza del Papilloma, è consigliato eseguire immediatamente un Pap-test di conferma e poi eventualmente ulteriori controlli”, conclude Cindy Argento.