
L’ovaio micropolicistico è una condizione ginecologica relativamente comune, spesso associata a squilibri ormonali e irregolarità del ciclo mestruale. Sebbene possa sollevare dubbi legati alla fertilità, è importante sapere che si tratta di un’alterazione benigna che può essere gestita con successo attraverso un approccio medico personalizzato.
Cos’è l’ovaio micropolicistico?
Quando si parla di “ovaio micropolicistico” si fa riferimento alla presenza, in uno o entrambi gli ovaie, di numerosi piccoli follicoli (chiamati anche microcisti), visibili durante un’ecografia pelvica. Questi follicoli non rappresentano cisti vere e proprie, ma follicoli immaturi che non sono giunti all’ovulazione.
A differenza della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), che comporta una serie di sintomi sistemici e metabolici, l’ovaio micropolicistico può anche presentarsi in donne che non mostrano particolari disturbi ormonali, ma solo alterazioni visive ecografiche.
Sintomi più comuni
In alcune donne, l’ovaio micropolicistico non dà sintomi evidenti e viene diagnosticato solo durante un controllo ginecologico di routine. In altri casi, può manifestarsi con:
- Cicli irregolari o assenti
- Ovulazione non sempre regolare, con impatto sulla fertilità
- Dolori pelvici ricorrenti
- Leggeri segni di squilibrio ormonale, come pelle grassa o acne
Quando è presente anche un’alterazione degli ormoni androgeni, si può ipotizzare una PCOS, ma in molti casi si tratta solo di una variante fisiologica e temporanea del funzionamento ovarico.
Diagnosi
La diagnosi dell’ovaio micropolicistico si basa su tre elementi principali:
- Colloquio clinico e raccolta della storia mestruale
- Esame ginecologico ed ecografia transvaginale, utile per rilevare la presenza dei microfollicoli
- Dosaggi ormonali, per valutare eventuali squilibri e distinguere la condizione dalla PCOS
È importante sottolineare che la sola presenza ecografica di microcisti ovariche non è sufficiente per diagnosticare una sindrome, né per prevedere problemi di fertilità.
Impatto sulla fertilità
Avere un ovaio micropolicistico non implica automaticamente difficoltà nel concepire, ma può influenzare l’ovulazione in alcuni cicli. In questi casi, è utile monitorare i segnali ovulatori e, se necessario, ricorrere a un supporto medico per stimolare l’ovulazione.
Trattamenti disponibili
Il trattamento dell’ovaio micropolicistico varia a seconda della sintomatologia e degli obiettivi individuali (regolarizzazione del ciclo, desiderio di gravidanza, controllo di acne o seborrea). Le opzioni più comuni includono:
- Contraccettivi ormonali: aiutano a regolarizzare i cicli mestruali e a tenere sotto controllo eventuali sintomi androgenici.
- Induttori dell’ovulazione: in caso di difficoltà a concepire, possono essere prescritti farmaci specifici per stimolare l’ovulazione.
- Modifiche dello stile di vita: un’alimentazione bilanciata e attività fisica regolare possono favorire l’equilibrio ormonale e migliorare l’ovulazione.
Nei casi in cui l’ovaio micropolicistico sia privo di sintomi o conseguenze cliniche, non è necessario alcun trattamento specifico, ma solo un monitoraggio periodico.
Quando rivolgersi al ginecologo
È sempre consigliabile consultare uno specialista in caso di:
- Cicli mestruali molto irregolari o assenti
- Sospette difficoltà di concepimento
- Dolori pelvici persistenti
- Sintomi ormonali accentuati (acne, aumento di peso improvviso, irsutismo)
Un corretto inquadramento clinico permette di escludere patologie più complesse e di definire un piano di trattamento su misura.