
I polipi uterini sono formazioni benigne che si formano nell’endometrio, la mucosa interna dell’utero. Sebbene nella maggior parte dei casi siano innocui, è importante riconoscerli per tempo e valutarne l’eventuale rimozione, soprattutto in presenza di sintomi evidenti o se si sta cercando una gravidanza.
Cosa sono i polipi uterini
I polipi uterini si sviluppano a partire dalla mucosa che riveste la cavità uterina, l’endometrio. Possono variare per dimensione e numero: si va da formazioni molto piccole, millimetriche, fino a polipi più grandi che occupano una parte significativa della cavità. Alcuni restano del tutto asintomatici, altri possono influenzare l’intensità delle mestruazioni.
Si tratta nella maggior parte dei casi di formazioni benigne, ma in alcuni casi è necessario analizzarli per escludere alterazioni più serie, soprattutto in donne in menopausa o con fattori di rischio.
Sintomi più comuni
Molte donne scoprono di avere uno o più polipi uterini durante un controllo ginecologico di routine, poiché spesso sono assolutamente asintomatici. Tuttavia, i sintomi che più frequentemente si associano alla loro presenza includono:
- Sanguinamenti uterini anomali, al di fuori del ciclo mestruale
- Mestruazioni abbondanti o irregolari
- Perdite ematiche dopo un rapporto sessuale
Questi segnali non devono necessariamente allarmare, ma è consigliabile parlarne con il proprio ginecologo per escludere altre condizioni ginecologiche.
Cause e fattori di rischio
Le cause precise della formazione dei polipi uterini non sono sempre chiare, ma si ritiene che siano correlate a variazioni ormonali, in particolare agli estrogeni, che stimolano la crescita dell’endometrio.
Tra i fattori che possono aumentare la probabilità di svilupparli ci sono:
- Età compresa tra i 40 e i 60 anni per gli squilibri ormonali correlati all’epoca pre-menopausale
- Sovrappeso o obesità
- Familiarità per patologie uterine
Come vengono diagnosticati
I polipi uterini vengono individuati tramite:
- Ecografia transvaginale, che consente di visualizzare eventuali ispessimenti o formazioni anomale
- Isterosonografia, un esame ecografico con infusione di soluzione salina nella cavità uterina al fine di distenderla per migliorarne la visibilità
- Isteroscopia diagnostica, che permette di osservare direttamente l’interno dell’utero attraverso una piccola telecamera introdotta per via vaginale
Quando necessario, l’isteroscopia può diventare anche operativa, permettendo la rimozione del polipo nello stesso momento.
Trattamento dei polipi uterini
Il trattamento dipende dalla dimensione del polipo, dalla presenza o meno di sintomi, dall’età della paziente e dall’eventuale desiderio di gravidanza. Le opzioni includono:
- Monitoraggio periodico, in caso di polipi piccoli e asintomatici
- Rimozione chirurgica (polipectomia) tramite isteroscopia, spesso in regime ambulatoriale e con tempi di recupero rapidi
- Trattamenti ormonali, utilizzati solo in casi selezionati per ridurre la ricomparsa o controllare i sintomi
Quando è necessario intervenire
È importante rivolgersi al ginecologo in presenza di:
- Perdite ematiche anomale
- Dolori pelvici persistenti
- Difficoltà nel concepimento
- Alterazioni del ciclo non giustificate
Un intervento tempestivo può prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita della donna, oltre a favorire il ripristino della fertilità nei casi indicati.