L’ovaio policistico si caratterizza per la presenza di cisti multiple e ovaie aumentate di volume. La presenza di follicoli nelle ovaie non crea particolari sintomi ed è una condizione normale.
La sindrome dell’ovaio policistico, invece, è una condizione più complessa e viene associato a sintomi come acne, irsutismo o alterazioni del ciclo mestruale, inversione del rapporto FSH/LH e insulinoresistenza.
Ovaio policistico e sindrome dell’ovaio policistico
Qual è la differenza tra ovaio policistico e sindrome dell’ovaio policistico? Molto spesso ovaio policistico e sindrome dell’ovaio policistico vengono utilizzati come sinonimi ma in realtà si tratta di due condizioni differenti.
Cos’è l’ovaio policistico
L’ovaio policistico è una condizione ecografica abbastanza comune, caratterizzato dalla presenza di follicoli antrali multipli nelle ovaie. Nonostante non rappresenti una condizione grave e non richieda nessun trattamento specifico, a meno che non ci siano importanti alterazioni del ciclo mestruale o amenorrea, è sempre consigliabile essere monitorati da uno specialista.
Cos’è la sindrome dell’ovaio policistico
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è uno dei disturbi più comuni delle donne in età riproduttiva e può causare importanti effetti sulla salute della donna a livello riproduttivo e metabolico. È un disturbo che colpisce molte donne, circa 1 su 4, e può causare una serie di disfunzioni legate alla normale attività ovarica.
Si caratterizza dall’ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni endocrinologiche e metaboliche come iperandrogenismo o resistenza all’insulina.
Le donne che soffrono di questa sindrome possono manifestare le seguenti consizioni:
- cicli irregolari o assenti;
- spesso possono soffrire di obesità;
- resistenza all’insulina;
- acne;
- eccessivo sviluppo di peli (detto irsutismo);
- infertilità.
Questa sindrome inoltre, può essere di difficile valutazione in quanto i disturbi endocrinologici possono variare da donna a donna: alcune riferiscono cicli mestruali da lievemente irregolari, con una frequenza più lunga (oligoamenorrea) fino a una completa assenza di mestruazioni (amenorrea).
Spesso sono associati disturbi ormonali legati a un eccesso di androgeni, che causano sintomi quali:
- acne,
- irsutismo,
- alopecia.
Nonostante si possa verificare in tutto l’arco fertile della donna, è comune la sua presenza nelle donne più giovani. Infine, la sindrome dell’ovaio policistico può essere una delle cause di aborto durante i primi mesi di gravidanza.
Cause dell’ovaio policistico
Le cause della sindrome dell’ovaio policistico non sono ad oggi ancora del tutto note.
Tra le cause si rilevano fattori di tipo genetico: la presenza di alti livelli di androgeni può andare a impedire l’ovulazione, mentre gli alti livelli di insulina potrebbero a loro volta aumentare la produzione di ormoni androgeni.
Infatti, la produzione di eccessivi livelli di insulina, cioè l’ormone che permette di metabolizzare gli zuccheri tramite alimentazione, fa innescare un meccanismo che mantiene un livello elevato di androgeni.
Questo processo porta a una mancanza di regolarità nella produzione dell’LH, ormone chiave dell’ovulazione, mentre l’endometrio subisce una crescita anomala, con possibili conseguenze nell’impianto dell’embrione.
Gravidanza, ovaio policistico e sindrome dell’ovaio policistico
Nelle donne in cerca di gravidanza, il trattamento verrà valutato rispetto al singolo caso da uno specialista che consiglierà trattamenti di induzione dell’ovulazione, inseminazioni intrauterine o un trattamento di fecondazione assistita.
Nel caso in cui il desiderio di gravidanza si sia realizzato, nelle donne con insulinoresistenza è importante tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, anche per prevenire l’insorgenza di diabete gestazionale.
Infine, perdere peso attraverso una sana alimentazione e una regolare attività fisica può aiutare a rendere il ciclo mestruale più regolare e migliorare la fertilità. Stili di vita corretti e sani, acquisiti già in giovane età, possono infatti contribuire ad aiutare nella prevenzione di questa condizione clinica.
Nelle donne che non cercano una gravidanza si può regolarizzare il ciclo attraverso l’assunzione di integratori a base di inositolo o attraverso l’uso di contraccettivi orali.