Ormone antimulleriano (AMH): che ruolo ha nella diagnosi di infertilità?

L’AMH (ormone antimulleriano) è una glicoproteina che, nella donna, viene prodotta dai follicoli primordiali dell’ovaio.

Ha un ruolo importante nella stima dell’età biologica della donna, ossia della sua riserva ovarica – spiega Maddalena Giuliani, ginecologa e responsabile del trattamento di PMA del centro GeneraLife di Roma – perchè i suoi valori decrescono con l’aumento dell’età. Bassi valori dell’ormone antimulleriano, infatti, possono essere presenti nell’insufficienza ovarica primaria o nelle donne con bassa riserva ovarica. Al contrario valori alti di questo ormone indicano una buona riserva ovarica oppure possono essere riscontrati anche in pazienti con ovaio policistico. L’interpretazione del valore di AMH – conclude la ginecologa – deve essere comunque accompagnato da altri parametri di valutazione come la conta dei follicoli antrali nella fase proliferativa precoce del ciclo mestruale e, in ogni caso, è solo un indice della quantità degli ovociti, ma non della loro qualità né della chance di gravidanza che invece è strettamente correlata all’età anagrafica della donna”.

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