La IUI in caso di eterologa maschile, come funziona?

L’inseminazione artificiale intrauterina (IUI) è una tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita di primo livello.

Si effettua o su ciclo spontaneo o dopo una blanda stimolazione follicolare multipla, la donna viene sottoposta a monitaraggio ecografico dell’ovulazione per l’individuazione del giorno ideale per l’effettuazione della tecnica. In tale giorno si trasferiscono in utero gli spermatozoi, precedentemente preparati in laboratorio, attraverso un catetere morbido. È una tecnica semplice ed indolore della durata di 5 minuti.

Come funziona in caso di eterologa maschile?

“Qualora ci fosse una sterilità maschile assoluta, azospermia o alterazione genetica, diagnosticata e accertata tramite indagini di laboratorio e visite specialistiche – afferma Fabrizio Fiorini ginecologo responsabile trattamento di PMA del centro Genera Umbria – è possibile accedere ad un percorso di eterologa maschile, ricorrendo ad un campione selezionato proveniente dalla banca del seme.
In questo caso – continua il ginecologo – si procede ad una selezione del donatore, in base ai risultati dei test genetici e alla concordanza con le caratteristiche fenotipiche e cliniche della coppia. Una volta che il campione arriva in laboratorio, la procedura si svolge in maniera classica, in regime ambulatoriale e senza particolari accorgimenti per donna.

Quanti tentativi si possono eseguire?

“È possibile eseguire più tentativi – conclude il Dr. Fiorini – ma le probabilità di successo sono indubbiamente migliori in donne con età inferiore ai 38 anni”.