
Lo spermiogramma è uno degli esami principali per valutare la fertilità maschile. Analizzando la qualità e la quantità degli spermatozoi presenti nel liquido seminale, offre una panoramica chiara sul potenziale riproduttivo di un uomo. Ma quando bisogna preoccuparsi dei risultati? Quali valori sono considerati normali? E cosa fare se emergono delle anomalie?
In questo articolo approfondiremo come leggere uno spermiogramma, quali sono i parametri da monitorare e quando è il caso di rivolgersi a uno specialista.
Cosa misura lo spermiogramma
Lo spermiogramma, o esame del liquido seminale, è un’analisi di laboratorio che valuta diversi aspetti degli spermatozoi. I principali parametri considerati sono:
- Volume del liquido seminale
- Concentrazione degli spermatozoi (numero per millilitro)
- Motilità (capacità di movimento)
- Morfologia (forma degli spermatozoi)
- Vitalità
- pH del liquido seminale
- Presenza di leucociti o altre cellule anomale
Quali sono i valori normali di riferimento
Secondo la sesta edizione del manuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2021), i valori considerati nella norma sono:
- Volume: ≥ 1,4 ml
- Concentrazione degli spermatozoi: ≥ 16 milioni/ml
- Conteggio totale di spermatozoi: ≥ 39 milioni per eiaculato
- Motilità totale: ≥ 42%
- Motilità progressiva: ≥ 30%
- Forme normali (morfologia): ≥ 4%
- Vitalità: ≥ 54% di spermatozoi vivi
- pH: compreso tra 7,2 e 8,0
È importante sottolineare che i valori possono variare leggermente da laboratorio a laboratorio, ma restano allineati ai criteri OMS.
Quando preoccuparsi: segnali da non ignorare
Un singolo parametro fuori dalla norma non determina necessariamente una condizione di infertilità, ma può indicare la necessità di ulteriori approfondimenti. Ecco alcune situazioni in cui è consigliato intervenire o fare ulteriori esami:
- Oligospermia: concentrazione inferiore ai 16 milioni/ml
- Azoospermia: totale assenza di spermatozoi nell’eiaculato, anche dopo centrifugazione del campione
- Motilità ridotta: difficoltà nel movimento degli spermatozoi
- Anomalie morfologiche: alta percentuale di forme non normali
Possibili cause dei valori alterati
I risultati anomali di uno spermiogramma possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui:
- Stile di vita: fumo, alcol, droghe, stress e dieta sbilanciata.
- Fattori ambientali: esposizione a sostanze tossiche o calore eccessivo.
- Infezioni o malattie sessualmente trasmissibili
- Varicocele (una dilatazione delle vene testicolari)
- Problemi ormonali
- Cause genetiche o congenite
Cosa fare in caso di risultati preoccupanti
Se lo spermiogramma presenta valori alterati, è indicato ripetere l’esame dopo 2-3 mesi per escludere anomalie temporanee dovute, ad esempio, a febbre elevata ed eventualmente rivolgersi a uno specialista. Nel frattempo, è utile adottare uno stile di vita sano. Se i valori restano fuori norma, è opportuno rivolgersi a uno specialista, che potrà indicare esami di approfondimento come l’ecografia testicolare, i dosaggi ormonali, eventuali test genetici o, in casi selezionati, una biopsia testicolare.
Trattamenti e soluzioni possibili
La terapia dipende dalla causa identificata. Alcune opzioni possono includere:
- Farmaci ormonali o antiossidanti
- Chirurgia per varicocele (solo in casi selezionati)
- Antibiotici in caso di infezioni
- Tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), come la ICSI nei casi più complessi.
Conclusione: l’importanza della prevenzione e del controllo
Interpretare correttamente uno spermiogramma è fondamentale nell’inquadramento della coppia infertile. In presenza di valori anomali, è bene non allarmarsi subito, ma piuttosto consultare uno specialista per valutare eventuali percorsi terapeutici o di supporto.
Se hai dubbi sui risultati del tuo spermiogramma, non aspettare, contatta uno specialista per una consulenza personalizzata.