Infezione da Coronavirus (COVID-19) e gravidanza: le domande più comuni, alcune informazioni utili e qualche regola da seguire 

Infezione da Coronavirus (COVID-19) e gravidanza: le domande più comuni, alcune informazioni utili e qualche regola da seguire

Vi riportiamo le domande più comuni, alcune informazioni utili e qualche regola da seguire per far fronte all’infezione da Coronavirus, per le donne incinte e per le loro famiglie

Le donne in gravidanza non sembrano essere più sensibili alle conseguenze del coronavirus rispetto al resto della popolazione, anche se normalmente, sono più vulnerabili a contrarre infezioni.

Alcune regole basilari per ridurre il rischio di contrarre il Coronavirus

  • Lavarsi spesso e bene le mani
  • Evitare se possibile di andare a lavoro oppure lavorare da casa
  • Evitare luoghi chiusi con tanta gente
  • Evitare i mezzi pubblici
  • Restare a casa il più possibile
  • Ventilare le stanze spesso aprendo una finestra
  • Prendere in considerazione le routine di fitness online per mantenersi attive, come lo yoga in gravidanza o il Pilates
  • Consultare il sito web del SSN sul modo migliore per ridurre qualsiasi rischio di infezione

Se una donna in gravidanza dovesse prendersi il virus, che effetti potrebbe avere sul bambino?

Fino ad ora non ci sono prove che suggeriscano un aumento del rischio di aborto spontaneo o che il coronavirus, se la mamma ne fosse contagiata, possa passare al feto e causarne delle anomalie. In Cina, ad esempio, alcuni bambini nati da donne con sintomi di coronavirus, sono nati prematuramente ma non è chiaro se sia stato il virus o se i medici abbiano preso la decisione di far nascere il bambino in anticipo perché la donna non stava bene.

Cosa bisogna fare se la donna in gravidanza risulta positiva al coronavirus?

  • Contattare il proprio ginecologo o l’ostetrica
  • Restare a casa se non si hanno sintomi o sintomi lievi
  • Recarsi in ospedale, consultato prima il proprio medico, se i sintomi sono gravi

Dopo il virus è consigliata una ecografia?

Si, dopo circa 14 giorni dal recupero per verificare che il bambino stia bene.

Dove partorire se è stato diagnosticato il coronavirus o un sospetto di tale virus durante il travaglio? Inoltre il parto potrà avvenire in modo naturale o per forza con un cesareo? 

Alle donne in gravidanza con coronavirus sospetto o confermato durante il travaglio, è consigliato partorire in ospedale dove ci sia un’unità ostetrica nella quale il bambino potrà essere controllato mediante un monitoraggio continuo della frequenza cardiaca fetale.

Inoltre, al momento non ci sono prove che suggeriscano che non si possa partorire in modo naturale e che sarebbe più sicuro un parto cesareo. Tuttavia, se le condizioni respiratorie suggeriscono la necessità di un parto urgente, può essere raccomandato il cesareo.

Si può trasmettere il coronavirus al bambino?

Fino ad ora non ci sono state segnalazioni di donne a cui è stato diagnosticato il coronavirus durante il terzo trimestre di gravidanza che hanno trasmesso il virus ai loro bambini

Il neonato sarà testato per il coronavirus?

Sì, se la mamma aveva contratto il virus, oppure esisteva solo il sospetto al momento della nascita.

La neomamma con coranavirus o anche solo con sospetto di avere il virus, potrà stare a contatto con suo figlio?

Sì, se questa è una sua scelta e se il bambino sta bene e non ha bisogno di cure nell’unità neonatale. Però prima dovrà discuterne con i medici circa i rischi e i benefici di una simile scelta. Ci sono alcuni rapporti dalla Cina che suggeriscono che alle donne con coronavirus confermato è stato consigliato di separarsi dal loro bambino per 14 giorni. Tuttavia, ciò può avere potenziali effetti negativi sull’alimentazione e sul legame.

La neomamma contagiata da Coronavirus può allattare il figlio?

Sì. Al momento non ci sono prove che il virus possa passare nel latte materno, quindi si ritiene che i benefici ben noti dell’allattamento al seno superino qualsiasi potenziale rischio di trasmissione del coronavirus attraverso il latte materno.

Il principale rischio di allattamento al seno è il contatto ravvicinato tra la mamma e il piccolo. In ogni caso, sia se si dovesse scegliere di allattare al seno o con latte artificiale si raccomandano le seguenti precauzioni:

  • Lavarsi le mani prima di toccare il bambino, il tiralatte o il biberon
  • Indossare una mascherina
  • Seguire le raccomandazioni per la pulizia del seno, del tiralatte o del biberon

IMPORTANTE: Questa guida può cambiare con l’evoluzione della conoscenza

 

FONTE Royal College of Obstetricians & Gynaecologists