Diventare mamma nonostante endometriosi: è possibile?

di Andrea Borini

 

 

Il 28 marzo è la giornata mondiale dell’endometriosi: che impatto ha sulle possibilità di una gravidanza?

Parlare di endometriosi è molto importante: purtroppo il fatto che sia stata a lungo una patologia poco nota e di cui si tendeva ad avere poca consapevolezza ha contribuito a creare le condizioni per ritardi strutturali nella diagnosi.

Quante donne ne soffrono?

Al momento, si stima che siano almeno 3 milioni le donne con diagnosi conclamata ne nostro paese: parliamo del 10-15% delle donne in età riproduttiva. La patologia interessa tra il 30 e il 50% delle donne che hanno difficoltà a concepire: l’endometriosi è una patologia che può portare ad alterazioni funzionali tali da portare la donna che ne è affetta a non essere fertile; causa una situazione infiammatoria continua di tutta la pelvi, e quindi determina una condizione ambientale sfavorevole per una potenziale gravidanza.

Che origine può avere?

È una patologia che può avere origine genetica: questo vuol dire che è più probabile soffrirne nel caso in cui la propria madre l’abbia avuta; di solito, un campanello d’allarme è il dolore mestruale: se presente, è opportuno sottoporsi ad ecografie ginecologiche di secondo livello.

Come si può tenere sotto controllo?

Per tenerla sotto controllo bisogna interrompere l’attività ovarica e quindi la produzione di estrogeni; per fare questo si può utilizzare la pillola contraccettiva che non comporta disconforti particolari se non quelli di dover tenere monitorati gli aspetti metabolici.

Quali sono le possibilità di ottenere una gravidanza?

Nei casi in cui l’endometriosi può essere motivo di ritardo nell’ottenere una gravidanza, una opzione è effettuare una laparoscopia con l’intento di trattare chirurgicamente l’endometriosi stessa; in questo caso, si apre la possibilità di cercare la gravidanza spontaneamente. In alternativa, si può ricorrere direttamente alla fecondazione in vitro che permette di aumentare le chances di avere un bimbo. Mentre la prima opzione è indicata nelle donne giovani, questa seconda è preferibile nelle donne con età superiore ai 37-38 anni.
Nel 2022 il nostro gruppo ha presentato uno studio che dimostra che gli ovociti delle donne che soffrono di endometriosi non hanno minore probabilità di sviluppare embrioni evolutivi. Si è visto che gli embrioni di donne con endometriosi danno percentuali di gravidanza analoghe alle donne che non ne soffrono”. Diventare mamma è dunque possibile nonostante l’endometriosi.