Conta dei follicoli antrali: cos’è e cosa rappresenta nella diagnosi di infertilità

“La conta dei follicoli antrali consiste nella valutazione, tramite ecografia transvaginale, dei follicoli che le ovaie mettono a disposizione durante il ciclo mestruale”.

Quando si esegue?

“Si esegue – spiega Laura Buffo ginecologa responsabile trattamento di PMA del centro GeneraLife Veneto – tra il terzo e quinto giorno del suddetto ciclo. Si valutano i follicoli con dimensioni tra i 2 e 8 mm e può variare tra ciclo e ciclo.
Sulla base del numero possiamo fare una valutazione della riserva ovarica: normale per età o ridotta”.

Qual è lo scopo di questo esame?

“È un esame importante da svolgere in qualsiasi età al fine di informare la paziente sulla sua situazione ovarica così da poter pianificare, se possibile, una gravidanza laddove la riserva fosse ridotta.
Ridotta riserva ovarica – precisa la Dr.ssa Buffo – non significa impossibilità di una gravidanza, ma esaurimento progressivo del patrimonio follicolare con ripercussione sulla qualità degli ovociti e di conseguenza anche minor qualità degli embrioni.
La conta dei follicoli antrali viene normalmente associata al dosaggio dell’ormone follico-stimolante (FSH) tra secondo e terzo giorno di ciclo e l’ormone antimulleriano (AMH).
Nessun test, però, conclude la ginecologa, definisce in modo assoluto la fertilità di una donna poiché importante è valutare tutta la storia clinica, come pure non possono dare informazioni sulla qualità degli ovociti, a cui contribuiscono molti altri fattori”.

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