Consulenza per la fertilità
La Consulenza per fertilità è una prestazione medica specialista che ha come obiettivo quello di inquadrare la donna/coppia da un punto di vista riproduttivo. Consiste nella prescrizione/valutazione di esami (femminili e maschili) al fine di definire l’età biologica della donna e la capacità riproduttiva della coppia e nell’esecuzione di una ecografia ginecologica transvaginale (preferibilmente in fase post mestruale precoce) con obiettivo di valutare la cavità uterina e gli annessi con particolare attenzione alla conta dei follicoli antrali (follicoli < 10 mm di diametro). I risultati provenienti dalla valutazione diagnositica e da quella strumentale verranno integrati con la storia clinica della donna/coppia e con l’eventuale desiderio di gravidanza. Tale consulenza è sicuramente utile anche a tutte le giovani donne che per motivi medici ma non solo, vorrebbero saperne di più sul loro attuale e futuro potenziale riproduttivo.
Consulenza psicologica
La consulenza psicologica può essere effettuata in fasi diverse del percorso di PMA e si pone i seguenti obiettivi:
- riduzione dello stress attraverso la promozione di utili strategie di adattamento per affrontare in modo più̀ funzionale le difficoltà che possono derivare dal problema dell’infertilità e che in alcuni casi sono altresì derivanti dai trattamenti di procreazione medicalmente assistita;
- mantenimento o recupero dell’armonia e della stabilità nel rapporto di coppia;
- riduzione dei livelli di ansia;
- aumento del benessere psico-fisico.
Inoltre, la coppia può avvalersi di un supporto psicologico prima di intraprendere un trattamento di PMA con donazione di gameti.
Consulenza genetica
La consulenza genetica è parte integrante del percorso di PMA, soprattutto in presenza di fattori di rischio che possono avere un impatto importante sulla salute del nascituro. Il colloquio con il genetista si pone come obiettivo quello di valutare e informare la coppia sul loro rischio riproduttivo e di discutere quelle che sono le tecniche di screening che possono essere adottate per minimizzare tale rischio.
Consulenza nutrizionale
Sempre più studi scientifici dimostrano quanto l’alimentazione possa influire sul tempo necessario al raggiungimento della gravidanza, sia in modo naturale che mediante fecondazione assistita.
Il percorso nutrizionale prevede la consulenza con un nutrizionista accompagnerà la donna durante la fecondazione assistita fornendole linee guida o piani specifici per ognuna delle sue fasi (stimolazione, pick-up, post-pick-up, trasferimento embrionale e post trasferimento in attesa del test di gravidanza) con l’obiettivo di:
- ripristinare il microambiente intestinale;
- supportare il sistema immunitario;
- sostenere il microcircolo;
- ridurre gli stati infiammatori;
- fornire protezione antiossidante;
- gestire l’equilibrio glicemico che ha un ruolo chiave nella funzione ovarica
- aiutare a prevenire o minimizzare gli eventuali disturbi quali gonfiore, stanchezza, ritenzione idrica e mal di testa che potrebbero presentarsi nel corso della stimolazione ormonale;
- sostenere la crescita endometriale.
Consulenza endocrinologia-andrologica
Per un corretto inquadramento clinico–diagnostico, un endocrinologo con competenze andrologiche è a disposizione della coppia al fine di:
- valutare disturbi ormonali potenzialmente responsabili di oligo-anovulazione e identificare e trattare endocrinopatie e dismetabolismi per prevenire patologie durante la gestazione (ad esempio disturbi della tiroide, iperinsulinemia e alterata glicemia a digiuno);
- diagnosticare e quantizzare l’entità dell’alterazione seminologica; stabilire se esistano reali possibilità di migliorare i parametri e/o se possibilità di recuperare spermatozoi in caso di azoospermia;
- valutare la finestra di tempo per il trattamento compatibile con la situazione di coppia (età femminile).
Consulenza infettivologica
In caso di patologia infettiva rilevante ai fini riproduttivi per la coppia (HIV, HBV, HCV, sifilide, CMV etc) la coppia può avvalersi di una consulenza infettivologica al fine di valutare strategie di prevenzione del rischio di trasmissione orizzontale al partner sano in coppie sierodiscordanti. Tale consulenza è, inoltre, fortemente indicata qualora la positività dovesse riguardare la partner femminile al fine di mettere in atto tutte le terapie possibili per ridurre la viremia e tutelare e il rischio di tramissione verticale al nascituro.